martedì 1 aprile 2014

Come convincere la nonna a usare il montascale

Il villino o la casa di campagna, il rustico o la casa al mare, per quanto attraenti e confortevoli, possono nascondere insidie che, con l’avanzare dell’età o una patologia motoria, possono diventare veri e propri problemi.
Facciamo il caso della nonna di mia moglie, una donna dinamica, in là con gli anni, si è trovata ad affrontare la frattura del femore.
La sua casa è il classico villino a schiera di una bella zona residenziale edificata negli anni Sessanta, con tutto il living al piano terra, le stanze da letto al primo piano che è separato dal piano terra da due rampe di scale che per la nonna  ora sono un inferno. Inoltre il bagno è sfortunatamente al piano di sopra.
Uscita dalla clinica, è rimasta a casa di mia suocera per quella che noi  pensavamo fosse solo una breve convalescenza : invece, purtroppo, avrebbe potuto diventare il suo status definitivo. Perché il villino di residenza non le permetteva più di muoversi tra i piani.
Per me e mia moglie il montascale anziani sembrava una soluzione indolore ed economica, ma l’avevamo dovuta accantonare per una certa ritrosia del nonno, che, a sua volta, aveva rilanciato l’idea di realizzare il famoso bagno piano terra di cui parlavano da un’eternità. Ma il costo del progetto, dei materiali e la mano d’opera superavano i 12.000 euro. Senza considerare il disagio dei lavori da affrontare, l’impatto estetico sul soggiorno e, non ultimo, il fatto che la stanza da letto rimaneva comunque al piano di sopra!
Siamo quindi tornati all’idea iniziale di installare un bel montascale, sicuro e pratico. Alla fine anche la nonna si è resa conto di aver fatto la scelta giusta perché ha risolto il problema dell’accesso al piano superiore. Non abbiamo devastato il living al piano terra quanto e i nonni in pochi giorni sono potuti tornare nel loro “nido”.
Abbiamo scelto un montascale anziani mono tubo che, con la poltroncina parcheggiata al piano di sopra, proprio non si nota. Anzi da’ alla scala una nota di modernità, essendo dello stesso colore.

In ultimo la spesa: l’installazione dell’impianto, a conti fatti, è costata meno della metà del preventivo iniziale di ristrutturazione, dato che le agevolazioni fiscali disponibili  sono state considerevoli, 50% di deducibilità IRPEF per l’abbattimento di barriere architettoniche, oltre all’IVA  ridotta al 4%, a cui abbiamo sommato un ulteriore contributo regionale del 25% a fondo perduto perché la nonna ha una limitazione funzionale permanente e l’invalidità riconosciuta. Per cui mai dare retta ai nonni. Largo ai giovani!

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